L’utilizzo delle credenziali biometriche, tipicamente l’impronta digitale, è una comodità alla quale gli utenti delle App si stanno sempre più abituando.

La comodità, infatti, è evidente: per autenticarsi o dare un’autorizzazione, l’utente non deve più digitare la propria password o il proprio PIN, attività non banale se fatta sulla tastiera virtuale di uno smartphone.

Niente più errori di digitazione e perdite di tempo. Per nostra esperienza diretta è davvero più frequente la richiesta di ripristino password da parte degli utenti che utilizzano i nostri applicativi da smartphone. Questo perché gli errori di digitazione sono più probabili a causa sia della tastiera, sia della velocità con cui si digita in modalità mobile, sia delle condizioni ambientali.

I vantaggi di prevedere nel proprio applicativo l’utilizzo delle credenziali biometriche, però, si spingono oltre alla comodità. Dare ai propri clienti la possibilità di utilizzare le credenziali biometriche permette di raggiungere altri due importanti obiettivi.

Il primo, il principale secondo noi, è l’aumento della sicurezza: le credenziali biometriche sono più sicure rispetto alla tradizionale password. Una password può essere sottratta o indovinata, un’impronta digitale no.

L’uso delle credenziali biometriche permette di impostare una password più lunga e complessa, dato che di norma non dovrà essere utilizzata. Nessuna necessità di password brevi e mnemonicamente facili da ricordare, ma password lunghe anche 20 o 30 caratteri con combinazioni di lettere, numeri e caratteri speciali a prova di attacchi brute force.

Arriviamo al secondo obiettivo. Non è solo l’aumento di sicurezza a suggerire agli sviluppatori l’adozione delle credenziali biometriche nei propri progetti, ma anche la ricaduta di immagine che ne ottengono agli occhi dei propri clienti. La sensazione per gli utenti che utilizzano le credenziali biometriche, infatti, è quella di usare un prodotto smart e tecnologicamente avanzato.

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