Pseudonimizzazione: uno scioglilingua di grande interesse per la Privcay e la sicurezza informatica.

In un intervento dello scorso dicembre Thomas Zerdick, capo dell’unità “Supervision and Enforcement” presso EDPS (il Garante Europeo per la protezione dei dati), ribadisce l’importanza della psudonimizzazione.

Zerdick afferma che: “La prima regola nella protezione dei dati è: se non hai bisogno dei dati personali, non raccogliere dati personali. Credo che la seconda regola nella protezione dei dati sia: se veramente hai bisogno dei dati personali, allora inizia con lo pseudonimizzare questi dati personali.”

Pseudonimizzazione: sappiamo che cosa vuol dire?

Vuol dire che sottoponiamo i dati a un processo grazie al quale non sarà possibile risalire alla persona cui appartengono senza un’informazione aggiuntiva.

E’ evidente che data breach o qualsiasi attacco alla cybersicurezza avrebbero molta meno forza dannosa anche solo grazie all’adozione di questo strumento.

Negli ultimi periodi di crisi sanitaria globale la pseudonimizzazione è di fondamentale importanza soprattutto per l’enorme quantità di dati sanitari circolanti.

Allo scopo di divulgare e chiarire i molti aspetti fondamentali della pseudonimizzazione, il Garante Europeo per la Privacy ha organizzato un webinar dedicato (il link è in fondo all’articolo).

La differenza fra Pseudonimizzazione e anonimizzazione?

Nella prima, tramite un’informazione aggiuntiva si può risalire alla persona, nella seconda no, in modo definitivo.

 

Per approfondimenti:

IPEN webinar 2021: “Pseudonymous data”

Come rendere difficile la vita agli hacker