La sicurezza informatica è la base fondamentale della trasformazione digitale. Lo si sa da tempo, ma in queste ultime settimane se ne parla sulla scia delle discussioni intorno al recovery plan.

Al di là delle scelte che verranno prese e delle risorse  disponibili, il forte segnale che arriva dal Legislatore è la consapevolezza che la sicurezza in ambito informatico è una priorità per qualunque attività futura.

La sicurezza informatica non è per pochi: è per tutti!

La crescita delle reti di comunicazione, la loro distribuzione e l’interconnessione delle varie tecnologie richiedono, infatti, di avere sistemi di protezione efficaci già da oggi e sempre di più negli anni a venire.

Ad ogni livello dovranno essere individuati strumenti e soluzioni, possibilmente condivise, per garantire il raggiungimento di questo obiettivo.

La società digitale e tutte le grandi filiere industriali dovranno confrontarsi con modelli di organizzazione socio economici radicalmente nuovi. Anche le piccole aziende che contribuiscono a fornire tecnologia alla catena della produzione e distribuzione, dovranno offrire standard di sicurezza sempre più elevati.

Anche quelle software house che per troppo tempo hanno posto in secondo piano la sicurezza informatica, dovranno cambiare il proprio approccio allo sviluppo.

Le soluzioni software, sempre più aperte come accessibilità e spesso ospitate su infrastrutture in cloud, richiedono da un lato una particolare attenzione alla sicurezza e dall’altro una capillare opera di sensibilizzazione degli utilizzatori finali.

Chi sviluppa app, applicativi o portali web deve utilizzare tecnologie che garantiscano un’adeguata protezione dei dati trattati e/o conservati, ma deve anche farne comprendere l’importanza agli utenti finali.

In questo nuovo paradigma di riferimento, agli sviluppatori viene affidato un compito fondamentale: adottare soluzioni per la sicurezza commisurate alla tipologia di dati trattati e sensibilizzare i propri Clienti ad attribuire il giusto valore alla cybersecurity.

La sicurezza informatica deve essere una priorità per tutti gli sviluppatori: dal singolo programmatore dopolavorista, alle medio-piccole software house fino ai colossi informatici.

I progetti, sia di nuovi sviluppi che di maintenance, dovranno prevedere un insieme di attività sulla sicurezza da svolgere con regolarità nel tempo, di pari passo con lo sviluppo e la manutenzione del codice, perché la sicurezza in ambito informatico non sia mai più considerata un’attività “one-time”.