Tra le obiezioni tecniche mosse alla lotteria degli scontrini c’è il modo in cui è stata organizzata. Perché, ad esempio, non si può usare la tessera sanitaria al posto del codice lotteria?

Come si “gioca”

Chi vuol partecipare alla lotteria deve andare sul sito dedicato per generare un codice lotteria tramite il proprio codice fiscale. L’operazione può essere ripetuta più volte, generando così più codici lotteria. In questo modo il codice fiscale di ogni partecipante è associato ad uno o più codici lotteria.

Con ogni spesa effettuata con carte di credito o debito presso un esercente che è tenuto all’invio giornaliero dei corrispettivi.  Mostrando il codice si ottiene un numero di biglietti pari al numero di euro dell’importo di spesa. Ricordati che, per partecipare, il limite di spesa a scontrino è € 1000,00!

Perché devo usare il codice e non posso usare la tessera sanitaria che già possiedo?

Dopo che abbiamo fatto il nostro acquisto e ottenuto i biglietti virtuali della lotteria, all’esercente resta l’informazione che quel determinato codice lotteria ha fatto un acquisto di un certo importo in una certa data. Sa altro di noi? No.

Né l’esercente, né alcun anello intermedio della catena di trasferimento dei dati ha la possibilità di associare l’acquisto all’identità del soggetto.

Ci sembra evidente che la volontà di non utilizzare la tessera sanitaria sia legata a motivi di privacy. Tramite il codice fiscale sarebbe, infatti, possibile associare un acquisto ad un soggetto e, quindi, sfruttare le informazione per finalità di tracciamento o profilazione. Tramite il codice lotteria questo non può accadere.

Se questo non bastasse, l’eventuale utilizzo di più codici lotteria da parte dello stesso soggetto contribuisce a ridurre le possibilità che le abitudini di acquisto possano essere ricostruite.

Solamente l’Agenzia delle dogane, che ha realizzato la Lotteria degli scontrini, è in possesso delle informazioni necessarie per associare un acquisto ad uno specifico soggetto.

In caso di vincita è fondamentale sapere chi è il vincitore!

Per strutturare in maniera adeguata la Lotteria degli scontrini, lo Stato non poteva utilizzare il meccanismo delle carte fedeltà che la Grande Distribuzione utilizza per tracciare e profilare i “clienti”. C’era bisogno di un meccanismo anonimo che permettesse di tutelare la privacy dei partecipanti.